Fondazione Morandini

 

In Second StARVR ci sforziamo di fornire i migliori contenuti per avere una piena comprensione di AR (Realtà Aumentata) e VR (Realtà Virtuale) dal punto di vista aziendale. La nostra ossessione per la cura dei contenuti ci ha portato ad evitare di utilizzare le tradizionali foto di stock e le immagini stereotipate di VR e AR come videogiochi divertenti.

Abbiamo deciso di optare per qualcosa di molto speciale: l’arte.

Crediamo che l’arte sia stata la prima versione della Realtà Virtuale e in effetti lo è.

Gli artisti creano da sempre una rappresentazione di un mondo che è la loro realtà, è la loro visione e interpretazione della realtà.

Abbiamo individuato in Marcello Morandini, uno dei più rilevanti artisti italiani contemporanei, il miglior testimonial. Morandini ha una storia di oltre 50 anni di ricerca per dare un vero senso del 3d, della profondità, dello spazio, lavorando con il bianco e nero. Il contrasto di questi opposti crea forme e disegni che sembrano sculture, sembrano reali anche se su una tela piatta, carta o schermo.

Ci sono così tanti collegamenti comuni con la virtualizzazione digitale e lo spazio aumentato di VR e AR!

Maggiori informazioni: morandinimarcello.com http://www.morandinimarcello.com/home/

Marcello Morandini

Biografia

Nato a Mantova il 15 maggio 1940. Frequenta l’Accademia d’Arte di Brera a Milano dove lavora anche come assistente disegnatore per un’industria e come grafico per uno studio professionale. I primi disegni con riferimento diretto alla sua ricerca artistica risalgono al 1962. Nel 1964 inizia i suoi primi lavori tridimensionali, esposti nel 1965 nella sua prima mostra personale a Genova, curata da Germano Celant. Il 1967 vede le sue prime importanti mostre a Milano, Francoforte e Colonia. Nello stesso anno è alla IX Biennale di San Paolo in Brasile. Nel 1968 è invitato con una sala personale nel Padiglione Italia alla XXXIV Biennale Internazionale di Venezia. Nel 1969 è invitato a rappresentare l’arte italiana a Bruxelles nell’ambito delle mostre Europalia.

Nel 1970 inizia a Basilea una collaborazione con il gallerista Carl Lazlo. Grazie a questa collaborazione nel 1972 l’artista tiene la sua importante mostra personale alla Kestnergesellschaft di Hannover. Nel 1974 progetta una piazza cittadina di 30 metri di diametro per il centro commerciale INA di Varese. Nel 1977 è invitato a Documenta 6 a Kassel. Presso i Musei Civici di Varese ha organizzato con H. Heinz Holz il secondo “Simposio Internazionale di Studi sull’Arte Costruttiva”. Nel 1978 tiene altre sei mostre personali in musei in Italia, Austria, Svezia e Germania. Nel 1979 ha tenuto la prima delle tre mostre personali dedicate al suo lavoro al Wilhelm-Hack-Museum di Ludwigshafen (le altre due sono seguite nel 1994 e nel 2005).

Nei primi anni ’80 inizia una lunga collaborazione con gli studi di architettura Mario Miraglia a Varese e Ong & Ong a Singapore dove rimane per lunghi periodi, lavorando ad alcuni importanti progetti architettonici come il Goldhill Center di 38 piani. Nel 1982, insieme ad Attilio Marcolli, è invitato a “Documenta Urbana” a Kassel. Nello stesso anno riceve una borsa di studio dal DAAD per un soggiorno di tre mesi a Berlino. Nel 1984 tiene la sua prima mostra di “arte e design” al Museo della Ceramica di Cerro di Laveno (Varese). Nello stesso anno fu invitato in Giappone. Questo periodo vede l’inizio di contatti personali con studi di architettura, visite a numerose università e mostre in diversi musei, sotto la supervisione dell’editore e gallerista Masaomi Unagami (Tokyo). Nello stesso anno in Germania realizza il progetto per la facciata di 220 metri per la fabbrica di porcellane Thomas a Speichersdorf. Nel 1985 organizza tre importanti mostre: la prima all’Asse di Tokyo; poi una mostra retrospettiva al Museum Bochum; e infine uno a Verona, al Museo di Castelvecchio.

Nel 1986-1987 ha continuato la sua attività espositiva a Darmstadt, Düsseldorf, Mannheim e Helsinki. Il 1987 è anche il periodo di una feconda collaborazione con la Rosenthal Company di Selb (Baviera) per la quale studia la facciata di 64 metri per il nuovo edificio amministrativo dell’azienda. Nel 1988 Peter Volkwein, direttore del Museo di Ingolstadt, commissionò un progetto per una scultura di 40 metri come simbolo esterno del museo. Nel 1991 trascorre un lungo periodo a Kuala Lumpur in Malesia per realizzare il progetto architettonico di un edificio commerciale di 34 piani.

Nel 1993 tiene la sua prima importante mostra antologica di arte e design al Museo Die Neue Sammlung di Monaco di Baviera. L’anno successivo è stato riproposto al Palácio Galveias durante “Lisbona: Capitale Europea della Cultura”. Nel 1994 è stato nominato membro della giuria dell’Essen Design Center. Nello stesso anno è nominato presidente del Museo Internazionale del Design Ceramico di Cerro di Laveno (Varese). Dal 1995 al 1997 ha ricoperto la carica di professore di arte e design presso la Summer Academy di Salisburgo. Dal 1997 al 2001 è stato Visiting Professor presso la Scuola Écal di Losanna.

Nel 1998 è nata sua figlia, Maria Enza. Da questo momento concentra il lavoro principalmente a Varese, che nel 2000 dedica all’artista un’importante retrospettiva nel museo della città, accompagnata da un catalogo edito da Charta (Milano). Nel 2000 inizia una collaborazione con Abitare Baleri di Bergamo, studiando una collezione di complementi d’arredo. Nel 2003 è Professore Ordinario all’Accademia d’Arte di Brera a Milano. In Svizzera ha tenuto lezioni presso la HEAA Watch School di La Chaux-De-Fonds. Ha diretto la Sommerakademie di Plauen per il restauro del parco dedicato a Martin Lutero. Dallo stesso anno è nominato presidente dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese. Nel 2004 ha coordinato il progetto “Living Venice 3” presso l’Università IUAV di Venezia. Su commissione del Wilhelm-Hack-Museum ha realizzato il progetto per una grande scultura di 10 metri per la piazza adiacente al museo. È stato eletto membro onorario del Royal Designer for Industry (Londra).

In Germania nel 2005 ha tenuto un’importante mostra antologica di arte e design presso l’Europäisches Industriemuseum di Plößberg e il Museo Fürstenberg. Ha inaugurato il nuovo Museo Ritter a Waldenbuch con una mostra personale. Nello stesso periodo inaugura il suo progetto per Piazza Montegrappa a Varese. Nel 2007 ha progettato l’architettura del centro culturale Das kleine Museum a Weissenstadt (Germania). Nel 2008, in concomitanza con la Biennale di Architettura, il Museo Ca’ Pesaro di Venezia ha ospitato un’importante mostra che l’anno successivo è stata riproposta e ampliata nella sede del Neues Museum di Norimberga.

Nel 2010 inaugura la sua scultura di 11 metri come simbolo dell’Europäisches Industriemuseum di Plößberg, omaggio a Philip Rosenthal. A Varese fonda “Artparty” per promuovere la cultura del territorio. Tiene una mostra retrospettiva alla Casa del Mantegna di Mantova. Nel 2013 ha partecipato alla Biennale Internazionale di Scultura di Racconigi. Nel 2014 si dedica alla progettazione di due importanti mostre personali, una al Kunstmuseum di Bayreuth, in Germania, e l’altra alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Nel 2015 ha partecipato a tre mostre su tre temi culturali: a Monaco di Baviera alla Renate Bender Gallery con “Black and White”; a Waldenbuch al Museo Ritter con “Ein Quadrat is ein Quadrat” e a Costanza alla Galerie Geiger per celebrare il suo 40° anniversario. Sono seguite tre mostre su vari temi a Varese al Castello di Masnago, a Lugano alla Galleria Cortesi e al Museo d’Arte di Fukuyama, in Giappone.

Nel 2016 ha partecipato a nove mostre personali: sette allestite in gallerie private – in Italia a Venezia, Milano, Bologna e Verona; in Austria a Graz e Vienna; in Germania a Costanza – e due alle fiere d’arte di Verona e Padova. Ha anche collaborato con Marco Orler quell’anno in una collaborazione spinta dalla stima reciproca. Questi spettacoli sono stati pensati per diverse ambientazioni, non principalmente in un’ottica di mero prestigio, ma perché ognuna era importante come mezzo per comprendere luoghi, costumi, valori umani e diverse competenze professionali.

Sebbene nel 2017 non parteciperà alle mostre delle gallerie del 2016, la sua prima mostra di alto profilo dell’anno si terrà al Museo MA*GA di Gallarate dal 12 marzo al 16 luglio, quando confermerà ufficialmente l’inaugurazione della Fondazione e Museo Marcello Morandini. La maggior parte dell’anno sarà dedicata alla ristrutturazione e al completamento dei locali nel centro di Varese e alla messa a punto del suo complesso autobiografia-catalogo ragionato, che sarà pubblicato in tempo per l’inaugurazione del Museo a fine anno.