Apple Vision Pro

Un passo nel futuro con Apple Vision Pro: il Metaverso ridefinito

Nel corso del WWDC23 (Worldwide Developers Conference) Apple ha presentato il tanto atteso visore di ARRealtà Aumentata – “Vision Pro“.

Apple Vision Pro

Sebbene venga definito da Tim Cook come un visore di AR in verità è tecnicamente un visore di MR, ovvero di Mixed Reality, come Microsoft Hololens. (RIP).

Non è chiarissimo in questo momento quanto sia “a bordo” e strategica la VRVirtual Reality dato che le immagini e i video propongono per ora la visione immersiva di film, video e foto. Non ci sono riferimenti espliciti a computer grafica interattiva e gaming ma vista le partnership con Unity e il fatto di avere creato una nuova piattaforma per sviluppatori, direi che è questione di tempo. Poco peraltro. Anche se di sicuro Vision Pro non sarà la PlayStation evoluta quanto un nuovo PC.

Il CEO di Apple ha infatti fatto due cose rilevanti in termini di linguaggio:

1) non ha parlato di Metaverso per evitare il sillogismo creato da Zuckerberg

2) parla sempre e solo di una nuova piattaforma di SPATIAL COMPUTING, termine ben noto agli addetti ai lavori dal 2003: “A human interaction with a machine in which the machine retains and manipulates referents to real objects and spaces”. (Simon Greenwold)

Apple Vision Pro - Spatial Computer

Quello che si vede intorno indossando il visore, infatti, non è un mondo diverso da quello che ci circonda e non è nemmeno come per i tradizionali servizi di AR via smartphone o occhiali solo sovrapposto ed interattivo, ma anche manipolabile nelle dimensioni e nelle forme e si adatta anche al mondo circostante creando quel “blurring” tra reale e digitale che rende questa tecnologia magica.

Quello che è rivoluzionario di questo visore è il mix di tecnologia, user experience e di content. Non ha uguali.

Da una parte su questo nuovo device Apple girano due processori potentissimi, telecamere, microfoni, lenti speciali eccetera. Quindi molta tecnologia.
Tenete conto che “a bordo” di questo apparecchio ci sono cinquemila brevetti!

Apple Vision Pro - Technology

Dall’altra la semplicità d’uso: non ci sono joystick o telecomandi, si usano mani, dita, occhi e voce, non si vedono cuffie eppure il suono è “spaziale” ovvero segue esattamente le traiettorie e dinamiche adattandosi allo spazio.

Apple Vision Pro - Audio Ray Tracing

Tech, UX ma poi per finire content. Ovvero l’ecosistema di APP di Apple e due nuove partnership per iniziare: una con Disney e una con Unity. In pratica i numeri uno nell’ambito cinema e gaming.

Quindi mentre chi non capisce nulla di tecnologia si perde nel criticare i pochi aspetti discutibili dell’hardware (come criticare i tubi di scarico di una Lamborghini) chi ha un minimo di astuzia ha capito che da Lunedì 5 Giugno inizia una nuova era: quella della visione “aumentata”.

Dopo avere un device Apple in tasca (iPhone) , uno in borsa (iPad), uno sulla scrivania (Mac), uno al polso (iWatch) e uno nelle orecchie (Airpods) potremo avere anche un device agli occhi.

Apple Vision Pro

Come dice Tim Cook: “Il primo device Apple che non vedi soltanto, ma attraverso il quale vedi” – ovviamente qualcosa di straordinario.

Ricordiamoci però che non vedremo “Vision Pro” fino all’anno prossimo…

Nel frattempo, guarda caso anche Meta ha presentato i suoi futuri occhiali Meta Quest 3 – guarda caso di realtà Mixata e non solo Virtuale e Lenovo ha presentato i suoi di realtà aumentata.
Come sempre Apple è l’acceleratore e il leader di un nuovo mercato.

Aspettiamo ora Google 😉